Realtà, fantasia e metaverso

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Metaverso, un concetto astratto, ma che col tempo sta diventando molto reale. Per alcune persone è un fenomeno in via di sviluppo, per diversi settori di mercato sta diventando uno strumento operativo, mentre per tante società un business.

Cos'è veramente il metaverso?

Il termine nasce dalla fantasia di Neal Stephenson, nel libro Snow Cash, del 1992. Oggi il metaverso viene concepito come un luogo non reale, nel quale le persone interagiscono. Un'evoluzione dei social. In altre parole, anzichè ritrovarmi fisicamente in un bar con le persone che conosco, mi metto una "mascherina" che mi proietta in un posto di fantasia con le persone con le quali ho stretto un collegamento.

I più scettici, infatti, temono che un domani si smetta di avere un dialogo "umano", ma ci si parli esclusivamente attraverso un supporto tecnologico. Non si farebbe fatica ad immaginare che possano essere le stesse persone che hanno visto nell'utilizzo degli smartphone il demonio. La tecnologia che ci porta ad ignorare che ci è di fianco. Ritengo non sia colpa della tecnologia, quanto più degli insegnamenti.

Giornale

 

Se l'esclusivo utilizzo del Metaverso fosse una social media tridimensionale sarebbe decisamente deludente. Vivere in una società come in Ready Player One, ma senza alcuna chiave da trovare.

Il metaverso è molto di più. Sono principalmente quattro i campi di applicazione in cui il Metaverso stra trovando il suo sviluppo: logistica, prevenzione sismica, edilizia e ingegneria aereospaziale. Diverse società infatti stanno proiettando nella realtà virtuale i macchinari di produzione per studiare in maniera più efficiente cosa produrre, quanto e come.

Auto metaverso

Fin dove si può spingere?

L'ambito in cui il futuro sta diventando presente è per certo l'istruzione. Dalle scuole dell'obbligo, in cui si stima un calo della concetrazione sempre più forte, alle scuole facoltative. Nel campo della medicina si sta dando la possibilità di studiare l'organismo e ogni sua minima parte non visibile all'occhio umano. Un forte obiettivo sarà quello di poter far esercitare i chirurghi a simulare diverse operazioni, per permettergli di esercitare la professione brillantemente fin dal primo giorno di lavoro.

Diverse società sono coinvolte attivamente nello sviluppo del metaverso, dai soliti noti come Microsoft e Meta, ai meno "sospettosi" come Nike e Mastercard. Gli investimenti in ricerca e sviluppo stanno assumendo di anno in anno una dimensione sempre più grande. Anche il fatturato previsto ha un tasso di crescita positivo, tant'è vero che per il 2030 si stima di superare un trilione di dollari.

Meta

A fotografia di oggi l'esposizione geografica sul metaverso rimane predominante negli Stati Uniti. Quasi il 60% degli investimenti derivano dalla Silicon Valley. Circa il 40% invece è di competenza asiatica, il primato va al Giappone, mentre il secondo posto a Taiwan e il terzo posto viene conteso da Cina e Corea del Sud. In via residuale vi è anche un'esposizione europea, che annovera solamente Olanda e Italia come paesi attivi, i restanti sono spettatori non paganti.

Quanto caratterizzerà il nostro futuro di certo non lo sapremo. L'idealista ci vede l'opportunità di giocare ai pintball su Marte contro Elvis Presley; il cinico vedrà l'idealista cadere dalla poltrona mentre cerca di schivare una proiettile; il realista, invece, avrà l'opportunità di controllare la produzione delle proprie aziende, firmare i contratti e avere interazioni tridimensionali con tutto il globo direttamente dal divano di casa propria.

Benvenuti nel metaverso.