Questo gruppo bancario “non s’ha da fare”

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Come una delle più avvincenti serie tv, le fusioni bancarie italiane stanno appassionando grandi e piccoli... risparmiatori.
Percorrendo un ordine cronologico troviamo in primis l'esortazione della BCE a creare grandi gruppi bancari: essi in caso di crisi devono rappresentare una soluzione, non un problema.

Il motivo per cui molte banche non si sono mai riprese del tutto dalla crisi del 2008 è che le loro dimensioni erano troppo piccole per poter pensare di affrontare uno tsunami finanziario di quella portata. L'Italia dopo un difficile percorso di crescita, tra cadute di governo e situazioni pandemiche gira il primo episodio della fiction più amata dagli investitori.
Inizia subito con un matrimonio flash, come una fuitina di altri tempi, Intesa San Paolo compra Ubi. Qualcuno della famiglia Ubi prova ad instillare un po' di malumore, ma quando è amore a prima vista può finire in un sol modo. Oggi il gruppo di origini sabaude capitalizza quasi 50 miliardi di euro e si sta affermando come il primo polo bancario.
Poi sarebbe la volta di Unicredit, l'altro figliol prodigo del sistema bancario, che dopo aver ceduto Fineco, potrebbe essere pronta ad incorporare un'altra banca. Tempistiche vogliono che per la fine del 2021 lo Stato italiano si debba liberare del suo 64% di azioni di MPS (Monte dei Paschi di Siena), acquisizione avvenuta dopo il decreto "salva banche". Sembra tutto perfetto, tornando indietro di parecchi decenni, come in un matrimonio in cui il patriarcato era la norma: il papà (interpretato dallo Stato), la figlia (MPS) con il suo bel vestito bianco, il volto affranto che porta ancora i segni di una crisi finanziaria mai superata e infine lo sposo, Unicredit, sicuramente più stabile, ma anche lui con non troppi soldi in tasca e ancora indeciso di capire se la ama o meno. La sera prima del matrimonio il padre e lo sposo iniziano a discutere, si viene a scoprire che Unicredit vuole sposare MPS solo per soldi, il padre è disposto a riconoscere una dote, ma lo sposo chiede troppo e quindi il matrimonio viene annullato. Per sempre?
Secondo polo bancario che per ora non si crea.
Rimangono sullo scenario Mediobanca, BPM e Bper, i testimoni di nozze che in ogni caso ci guadagnano sempre qualcosina. Nel mancato matrimonio possono intravedere una possibilità di fusione, in caso di celebrazione invece vedono la cessione in loro favore di diversi sportelli. Dal primo matrimonio Torino-bergamasco Bper ha ricevuto in dono 500 filiali.
Per ora il padre chiede tempo al nonno (la UE) il vero "pater familias", che sotto minaccia afferma che se non sarà in grado di piazzare la figlia a qualcuno, ci dovrà pensare lui.
Io ho già preso i pop-corn per la prossima appuntata.